L’erotismo va al di là della sessualità, perchè questa ha sempre qualcosa di esplicito, di diretto. Quando la sessualità non ha alcun riferimento con l’erotismo (p.es. nella statistica o nell’anagrafica) si trasforma necessariamente in un oggetto di studio, attraverso il quale si possono anche prendere delle decisioni sociali, culturali e politiche, al fine di migliorare le relazioni tra i sessi. Ma questo modo di affrontare la sessualità non entra nel merito delle funzioni specifiche di questa componente umana, che sono funzioni insieme psicologiche e fisiologiche.
L’erotismo è una modalità intellettuale di affrontare la sessualità, in cui questa viene rappresentata in maniera astratta, cioè con simboli, metafore, allusioni, figure retoriche. Se vogliamo, l’erotismo è una metafora della sessualità, in quanto ha il compito, limitato, di evocare, di rimandare ad altro, e di lasciare alla fantasia umana la possibilità di allargare questi limiti, che sono poi quelli del buon gusto, della decenza, del pudore…
Per quanto l’erotismo sia un fenomeno intellettuale, e quindi non sempre di facile comprensione, esso ha una caratteristica di universalità superiore a quella della sessualità. Nel senso che mentre la sessualità, una volta posta, lega una persona all’altra, in quanto, di regola, essa fa coppia con l’affettività, viceversa l’erotismo può anche prescindere dalla sessualità in senso stretto. (Naturalmente l’abbinamento di sessualità/affettività non va considerato scontato là dove esistono culture che inducono a servirsi della differenza sessuale come arma di prevaricazione o là dove esistono patologie connesse a forme alienanti del vivere civile).
In quanto rappresentazione intellettuale del sesso, in quanto “sensualità remota”, l’erotismo può presumere semplicemente una complicità d’intenti, un’intesa tra due persone amiche, che si reputano reciprocamente simpatiche, che si stimano per alcune caratteristiche psicologiche… L’erotismo non implica conseguenze inevitabili, come appunto la sessualità o la pornografia o la passione amorosa.
L’erotismo è un fenomeno che suppone un’autoconsapevolezza relativamente sviluppata, forse si potrebbe dire che l’erotismo è, in generale, una conseguenza della sessualità umana e, si può aggiungere, esso è tanto più “puro” quanto più la sessualità viene vissuta in maniera naturale, senza alienazione.
Chi non ha vissuto una vita sessuale normale, regolare, spesso non afferra subito le allusioni erotiche, oppure le giudica negativamente o, al contrario, ne fa occasione per un approccio strumentale, strettamente finalizzato alla sessualità.
L’erotismo è una forma di sessualità trasfigurata, esattamente come l’amore per il prossimo, che può essere considerato una forma superiore dell’amore per il proprio partner; si badi, non perché in quest’ultimo caso vi è la componente della sessualità, ma perché tale componente circoscrive l’amore a un rapporto di coppia. Non è l’assenza di sessualità che rende più “puro” un rapporto d’amore; semplicemente si vuol dire che l’amore del prossimo presume un rapporto sociale più universale del rapporto di coppia.
Il che non significa che chi si dedica all’amore del prossimo sia di per sé migliore di chi invece preferisce l’amore di coppia. Sono due modi diversi di amare, ognuno con le sue regole da rispettare o comunque con diverse specificità da considerare. Si può vivere un rapporto di coppia e, nel contempo, l’amore del prossimo. L’ideale sarebbe che entrambi i partner sentissero l’esigenza di andare al di là dei limiti sociali del loro rapporto.